In questa landa desolata una delle piccole gioie che tengo in serbo per me sono le mie piccole pesti. Di avere dei figli per il momento non se ne parla quindi necessariamente quando dico piccole pesti parlo di gerbilli, gatto e coniglio.
Di loro ho tanto da dire, per il momento mi limito a presentarli.
Di loro ho tanto da dire, per il momento mi limito a presentarli.
Sam è con me da ormai più di 13 anni, è un gatto che viene dal paesello, ha condiviso con me tutti i miei umori e buona parte della mia vita. Tra tutti è l'unica peste "normale", i gatti sono molto diffusi nelle case.
C'è chi li preferisce perchè indipendenti ma allo stesso tempo riconoscenti e affettuosi e chi ancora oggi crede che un gatto dia affetto in modo interessato, tu mi dai da mangiare, io ti faccio le fusa... Di questo sicuramente tornerò ancora a parlare, in generale queste cose mi infastidiscono perchè basate su luoghi comuni.
Ma se vogliamo parlare di luoghi comuni posso passare a presentarvi Emile, Rémy, Bacci, Ben & Pippo. Molti dicono di non poterli manco guardare perchè sono topi, altri dicono che portano malattie e altre fesserie, i veterinari sono gli unici che li chiamano criceti poichè fanno parte della famiglia di questi animali anche se sono semplicemente gerbilli.
Sono cinque e comincerò con il presentare la prima famiglia. Avendoli presi a rate non sono riuscita a unirli in un unico clan (ormai erano troppo grandi), quindi comincio da chi è arrivato per primo.
Dovevo semplicemente comprare dei piatti da mettere sotto le mie balconiere, entro nel negozio e vedo che tiene anche animali... "Qui ci sono i pappagallini, i coniglietti, questi sono topolini domestici e questi sono... gerbilli della mongolia... che nome "gerbilli" sembra il nome di una pianta". E mentre facevo questi pensieri un gerbillino bianco sembra cercare di avvicinarsi a me, guardandomi con curiosità si alza in piedi su due zampe e sembra volermi dire qualcosa. Penso questo e nel frattempo mi viene la folle idea di portarmelo a casa.
Rientro e passo un sacco di tempo su internet a cercare notizie e piano piano mi convinco ulteriormente... ero già innamorata!
Il giorno dopo mi procuro tutto il necessario e vado a prendermi i miei billi.
Essendo molto affezionata al film Ratatouille (in una scuola mi ero guadagnata quel soprannome), vedendo una qualche somiglianza nei colori decido di chiamarli Emile (quello nocciola con la panza bianca), timido e tenerissimo, e Rémy (il bianco) curioso e casinaro. Era il 16 aprile 2009.
Dopo due mesi circa comincio a pensare che sarebbe bello se avessero qualche compagno in più con cui poter fare ancora più casino insieme e mi metto alla ricerca di altri maschietti. Trovo un annuncio, vicino a Busalla regalano dei gerbilli neri e bianchi e neri (in pratica slate, come si dice in gergo). Vado a prenderli e mi porto a casa due maschi e inconsapevolmente una femmina che avevo confuso perchè uguale e identica a un maschietto. Il fatto che fossero tutti separati è importante ma ne parlerò altrove...
Il giorno dopo torno e scambio la femmina (gli altri erano già fuori di testa) e prendo un maschietto. Questa è l'altra famiglia...
Ben, quando l'ho portato a casa era una scheggia, non stava fermo un momento e rodeva tutto... anche le mie dita!
L'ultimo arrivo a casa è stato quello di Monet, il nome l'ho cambiato io cercando di mantenere il
Con lui sono partita decisa, l'ho visto, ho sentito che era passato in più mani e non mi sembrava felice. Troppo bello per lasciarlo dov'era, con quegli occhioni blu...Per lo meno con me può uscire libero per casa e poi lo imbrago tutto nella sua pettorina e lo porto a mangiare l'erba medica nel suo campo. A parte piccoli dispetti non credo potessi avere coniglietto migliore.
Allo zoo mancano ancora uno o due ratti norvegesi ma confido che un giorno o l'altro arriveranno!
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